Diario
Giorno 1 : Puerto Varas – Ensenada, 46 km
La giornata sembrava non finire mai, come se il tempo si fosse dilatato in un turbinio di emozioni, ma ora finalmente ci troviamo a tavola, sul Lago Llanquihue, il secondo più grande del Cile. Davanti a noi si stende un panorama da sogno, e nel cuore il primo giorno di questo viaggio risuona già come un’avventura indimenticabile.
Tutto è cominciato con qualche imprevisto: lo scatolone della bici distrutto durante il trasporto e qualche disguido al ritiro dei bagagli all’aeroporto di Santiago del Cile. Ma è bastata la discesa sulla Cordigliera, dove le nubi si sono aperte, per mostrarci uno spettacolo unico: la vastità delle Ande, che sembrano toccare l'infinito.
A Puerto Varas, con il Lago Llanquihue a farci da cornice, abbiamo montato le bici davanti all’hotel. E lì, maestoso e imponente, si stagliava il **Vulcano Osorno**: 2.600 metri di pura perfezione. Una presenza che ci avrebbe accompagnato per tutti i 46 chilometri fino a Ensenada. E non era solo. Accanto a lui, come un compagno silenzioso, il **Vulcano Calbuco**, con i suoi 2.000 metri, quasi a volerci proteggere lungo il nostro cammino.
La strada verso Ensenada si è rivelata un alternarsi di sorprese. Una ciclabile affiancava la strada principale, animata oggi da un’intensa vitalità, complice il periodo estivo e il giorno semifestivo. L’estate australe ci avvolgeva, e con lei il primo assaggio del celebre vento patagonico, naturalmente contro, che ci ha messo subito alla prova. Le salite e discese, che qui abbiamo ribattezzato “**comer y beber**”, ci hanno ricordato le sfide di altri viaggi lontani, ma ogni sforzo è stato ripagato dalla bellezza che ci circondava.
Quando siamo arrivati a Ensenada, eravamo stanchi, affamati e assetati. Ma tutto quello che abbiamo mangiato a cena sembrava straordinariamente buono, forse perché lo avevamo guadagnato con ogni pedalata. Due birre Patagonia a testa hanno suggellato la serata, come un brindisi a questo primo giorno straordinario.
Siamo riusciti a sfidare il jet lag e, per ora, possiamo dire di aver vinto. Un inizio di viaggio abbondantemente fantastico.

