Diario
Giorno 8 - Da Pilinhue a Villarrica, 66 km
Dopo la bellissima giornata trascorsa, salutiamo Alejandro e ripartiamo. La giornata si presenta stupenda, con un cielo terso e senza nuvole che ci accompagnerà fino a sera. Nel pomeriggio, le temperature supereranno i 30 gradi, ma il panorama e l’atmosfera rendono tutto piacevole.
Il Vulcano Villarrica, oggi particolarmente imponente, ci regala immagini straordinarie, con un piccolo pennacchio di fumo che si alza dalla sua cima, un ricordo costante della sua vitalità.
Attraversiamo Coñaripe e ci immergiamo subito nella vita cilena. La via principale è vivace, attraversata dal traffico di auto, e su entrambi i lati si trovano attività commerciali di ogni genere. Le abitazioni, invece, sono situate più lontano, raggiungibili tramite strade bianche. Facciamo una breve sosta per un caffè e una fetta di torta, di ottima qualità, che ci ricaricano per il percorso.
Ripartiti, la strada ci porta verso le sponde del Lago Calafquén, attraversando anche un canale di lava ormai secca. Successivamente, affrontiamo un tratto di ripio abbastanza pedalabile che si inoltra nella natura. Tornando sull’asfalto, incrociamo un cartello che conferma il nostro ingresso nella regione dell’Araucanía, terra dei Mapuche. Il significato della parola Mapuche è "popolo della terra", un nome che riflette profondamente il legame di questa comunità con il territorio.
Lungo il tragitto incontriamo mestieri antichi, come il battitore del rame, che crea oggetti e suppellettili con maestria artigianale. A Lican Ray ci fermiamo per il pranzo e gustiamo un piatto di Chorrillana, sostanzioso e delizioso, perfetto per riprendere energie.
Lasciamo Lican Ray imboccando il Camino delle Comunità Indigene, un percorso in ripida salita su ripio. Il fondo ci accompagna fino a Villarrica, rendendo il tratto finale piuttosto impegnativo, con continui saliscendi "mangia e bevi". Fortunatamente il traffico è scarso, perché polvere e caldo dominano la giornata, mettendo alla prova la nostra resistenza.
Arrivati a Villarrica, sulle rive dell’omonimo lago, possiamo godere di una vista più ampia e spettacolare del vulcano. La sua presenza è imponente e costante, una sentinella che domina il paesaggio.
Passiamo la serata cenando all’interno di una comunità Mapuche, dove acquistiamo prodotti di artigianato locale e ci fermiamo in un ristorante che, per tradizione, non serve vino o birra. L’atmosfera è genuina, arricchita da racconti e tradizioni che ci immergono profondamente nella cultura locale.
Concludiamo la giornata passeggiando per le vie della cittadina, ancora adornate dai segni del Natale appena trascorso. La vita qui è semplice, colorata e vivace, e ogni angolo sembra raccontare una storia. Il Cile ci ha già conquistato, con la sua ospitalità, la sua natura e il suo spirito autentico.













